STRETCHING UN MANUALE FACILE FACILE di Nicoletta Morabito Edito da Vallardi , questo libretto tascabile serve per imparare ad allungarsi e stirarsi per essere più elastici, in forma e rilassati. Adatto a tutte le età spiega innumerevoli esercizi di cui la maggior di semplice esecuzione. Muoversi, muoversi in qualsiasi modo è ormai consigliato a tutti, giovani e anziani, magri e grassi, non tutte le attività fisiche però sono praticabili indistintamente. Questo manuale Vallardi sullo STRETCHING invece si rivolge a ogni tipo di persona e suggerisce gli esercizi appropriati a seconda dell'età, del sesso, della condizione fisica. Obbiettivo? Aumentare l’elasticità di muscoli e articolazioni, aiutare a prevenire strappi e stiramenti, migliorare coordinazione e circolazione, favorire la consapevolezza del proprio corpo e delle sue potenzialità. Scritto a quattro mani da Marina Finozzi insegnante di educazione fisica, istruttrice di stretching e nuoto, coreografa e docente di danza classica e contemporanea e da Ornella Ciarcià, autrice, traduttrice e sportiva, ha pubblicato Trekking ( ed. Astrea) e ha scalato numerose vette, fra cui il Kilimangiaro. INFORMAZIONI UTILI ED ESERCIZI PER TUTTI Non si tratta di una semplice sequenza di esercizi, ma di un racconto completo su questa attività muscolare, partendo dalle sue origini, passando da elementi di anatomia, ai benefici che procura, alle varie tecniche. Interessante il capitolo sui miti da sfatare, per fare chiarezza su molti pregiudizi da ridimensionare. E gli esercizi? Un momento prima qualche suggerimento sull'abbigliamento, sulle attrezzature, sulla respirazione e altre conoscenze indispensabili per poi partire con più consapevolezza di quello che vogliamo fare e ottenere. Solo da pagina 49 si parte con gli esercizi accompagnati passo passo da foto esaustive, si inizia con il corso di base, poi arriva il percorso avanzato adatto per chi fa sport o attività fisica 2-3 volte alla settimana. Il percorso terza e quarta età invoglia anche i sedentari cronici con movimenti dolci e facili da eseguire. Anche le future mamme hanno un capitolo tutto per loro, per aiutarle ad alleviare i dolori alla schiena causate dal pancione in crescita. In ultimo qualche esercizio da fare in ufficio seduti alla scrivania, per rilassare i muscoli in soli 10 minuti. STRETCHING per tutti i gusti, pronti? Via.
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“PARLIAMONE “ DI FABRIZIO BURATTO POESIE MODERNE SENZA PELI SULLA LINGUA di Nicoletta Morabito Scrivere poesie calate nell'attualità della nostra vita, in un mondo che ormai comunica con molteplici canali e variegati sistemi, in tempo reale, può sembrare un controsenso, eppure la velocità informativa non sempre va di pari passo con la profondità di pensiero. Il web spesso e volentieri manca dei tempi di riflessione e di conseguenza facilita la produzione di esternazioni inutili, aggressive, volgari, vuote, stupide. Per questo Fabrizio Buratto classe 1974 con il suo libro Parliamone usa la poesia per parlaci della nostra vita di tutti i giorni, dei nostri dubbi, delle nostre incertezze, delle nostre difficoltà quotidiane usando l'ironia stemperata da una scrittura modernissima e con una vena sottile di irriverenza che rompe i classici schemi poetici, ma ci porta a riflettere sulle piccole e grandi cose della vita, dal treno in ritardo, agli immigrati morti in mare, al concetto di Dio. POESIA SCRITTURA LIBERA E SINTETICA <<Scrivere è sempre stata la mia passione: ho lavorato per i giornali e per la televisione, esperienze grazie alle quali ho imparato a rivolgermi a pubblici molto diversi. So dunque utilizzare vari registri di scrittura, a seconda del contesto e del mezzo richiesto>> questo dice nel suo sito e la descrizione è perfetta e spiega la scelta di comunicare i suoi pensieri con la poesia. Scrittura che risulta più incisiva e immediata, più intrigante, più sintetica e più libera, permettendogli voli pindarici, rime da filastrocca, senza perdere forza di pensiero. Fabrizio Buratto è laureato in Storia con la tesi “Fantozzi. Una maschera italiana” pubblicata da Lindau, 2003. Con Marsilio nel 2007 ha pubblicato “Curriculum atipico di un trentenne tipico”. Parliamone edito da LietoColle, è la sua opera prima in poesia, vincitrice del Premio Arturo Giovannitti 2017 per la silloge inedita. Si consiglia la lettura a tutti, gli spunti di riflessione sono innumerevoli e assolutamente reali.
ASPI E ONAV ALLEATI PER ESALTARE LA CULTURA DEL VINO Creato un unico polo tecnico, formativo e didattico per il vino italiano. In crescita il mercato della formazione a fronte dell'aumento dell'interesse per il vino e il suo mondo. Differenziati i livelli di studio dall'Assaggiatore Patentato fino al Maestro Assaggiatore, dal Coppiere al Sommelier professionista. Di Nicoletta Morabito E' un fatto assodato che la cultura del vino in tutte le sue sfaccettature sia in continua espansione di conseguenza non stupisce che, pochi giorni fa, sia stata siglata a Milano presso l’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere a Palazzo Brera, una alleanza tra ASPI ( Associazione della Sommellerie Professionale Italiana) e ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) per creare un nuovo centro di aggregazione con lo scopo di diffondere una cultura enologia ancor più qualificata. Per la prima volta in Italia due associazioni, una amatoriale e una professionale hanno deciso di creare un unico polo tecnico, formativo e didattico nel mondo del vino italiano, che migliori gli standard qualitativi e la preparazione degli iscritti. ASPI e ONAV con questo connubio hanno voluto offrire una formazione univoca dell’Assaggio tecnico e della Sommellerie professionale, contribuendo a diffondere insieme una cultura del vino comune a tutti i livelli: sommelier, appassionati, professionisti e cultori del vino. Il Presidente di ASPI Giuseppe Vaccarini e il Presidente di ONAV Vito Intini hanno illustrando i punti cardine del progetto comune. In sintesi è stato creato un percorso didattico complementare. Sarà unificata (previa abilitazione) anche la formazione e l’utilizzo dei docenti, così come l’uso dei testi e della guida dei vini Prosit, strumento innovativo, online, presentato lo scorso anno da ONAV. Sarà possibile frequentare i corsi e completare i percorsi formativi in tutte le sedi regionali delle due associazioni. E se un Assaggiatore desiderasse diventare anche Sommelier professionista, o viceversa, si potrà passare da un tipo di formazione all'altro integrando con apposite lezioni e superando il relativo esame. In conclusione i due sistemi didattici si fonderanno per creare un percorso formativo più ricco, completo e qualificante, che consentirà in futuro di promuovere e sviluppare nuove sinergie. HILTON MILAN E FONDAZIONE IEO-CCM UNA SETTIMANA DI APERITIVI SOLIDALI L'Hotel Hilton Milan per la festa della donna propone dal 5 all'11 marzo un cocktail speciale dedicato alle donne e alla loro salute. Il ricavato tutto devoluto alla ricerca sui tumori femminili. di Nicoletta Morabito Per la Festa della Donna dell'8 marzo ci saranno molti modi per festeggiare l'altra metà del cielo: manifestazioni, cortei, cene tra amiche, serate al cinema e perché no anche un buon aperitivo. L'Hotel Hilton Milan e la Fondazione Istituto Europeo Oncologia hanno collaborato insieme per realizzare la prima Women's Healt Week. Si tratta di una iniziativa per raccogliere fondi per la ricerca sui tumori femminili e per sensibilizzare le donne sulle nuove frontiere della prevenzione. Dal 5 all'11 marzo dalle 18.30 alle 21.30 sarà possibile, nel lobby restaurant di Hilton Milan in via Galvani 12, sorseggiare un Pink Cocktail appositamente creato per l'evento al costo di 12 euro che Hilton devolverà alla Fondazione IEO-CCM. Per gli ospiti più generosi c'è la possibilità di effettuare una ulteriore donazione spontanea prima o dopo l'aperitivo. Un progetto importante che nella “special night” del 6 marzo ha visto la partecipazione di Mary Falconieri madrina dell'evento e dei medici senologi dello IEO che hanno tenuto un incontro con giornalisti e ospiti vari interessati ad approfondire l'argomento prevenzione e conoscenza nel campo dei tumori femminili, in particolare quello del seno. Mary Falconieri, modella diventata famosa per la partecipazione alla 14° edizione del Grande Fratello ha portato la sua testimonianza di paziente dell'IEO. La sua storia è emblematica: dopo avere eseguito il test genetico è risultato che aveva 8 probabilità su 10 di contrarre il tumore al seno, avendo tra le donne della sua famiglia diversi casi di questa patologia. Da qui la sua decisione di sottoporsi a una mastectomia totale per scongiurare il pericolo di ammalarsi. Un intervento chirurgico estremo, ma eseguito con tecniche chirurgiche all'avanguardia. << Per operare Mary abbiamo utilizzato il robot Da Vinci - ha spiegato Antonio Toesca chirurgo senologo IEO- che permette di asportare la parte interna del seno attraverso una piccola incisione sotto l'ascella e consente di mantenere intatta la pelle e il capezzolo. Poi siano intervenuti con una ricostruzione di chirurgia plastica per ridare forma la seno>>. Prevenzione e conoscenza dunque due importanti armi per combattere il carcinoma mammario, il test genetico è la nuova frontiera per individuare soggetti ad alto rischio come Mary Falconeri. Non sempre è necessario un intervento chirurgico drastico in caso di rilevazione di mutazione genetica, si possono scegliere altre soluzioni, per esempio alta sorveglianza con monitoraggi mirati. <<Le iniziative come la Women's Health Week con Hilton Milan sono fondamentali per la causa della lotta al cancro – ha concluso Daniela Pezzi, segretario generale Fondazione IEO – Solo portando i messaggi di prevenzione vicino alla gente, in questo caso le donne, nei luoghi dove vivono, viaggiano, lavorano, si rilassano, otterremo una profonda condivisione dei messaggi di protezione della loro salute. Prevenzione e diagnosi precoce sono tuttora gli strumenti più efficaci nelle nostre mani per combattere i tumori femminili>>. In conclusione buon brindisi tinto di rosa, l'Hilton Milan vi aspetta con il suo Pink Cocktail.
TURISMO ENOGASTRONOMICO ITALIANO IN CONTINUA CRESCITA I turisti enogastronomici sono il 30%. Cibo, vino, prodotti locali influenzano sempre di più le scelte di viaggio. Un mercato che offre buoni margini di crescita. In Italia il turismo enogastronomico sta andando alla grande. Questa in estrema sintesi è la conclusione che si può trarre dal primo rapporto su questa specifica tipologia di turismo. Il boom continua: +10% nell’ultimo anno. Toscana, Sicilia e Puglia le mete più gettonate dagli italiani sempre più in cerca di qualità e sostenibilità. Il cibo locale, i mercati e i food truck, al top delle preferenze. Il Primo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano è uno studio che ha tracciato un quadro sul settore e delineato le tendenze di un segmento in forte crescita in tutto il mondo. Sotto l’egida dell’Università degli studi di Bergamo e della World Food Travel Association, ha il patrocinio di Touring Club, Ismea Qualivita, Federculture e la collaborazione di Seminario Veronelli e The Fork- TripAdvisor. Qualche dato esplicativo? Un italiano su tre ha svolto almeno un viaggio motivato dall’enogastronomia negli ultimi tre anni. Già si era toccato il 21%, come rilevato dal Food Travel Monitor 2016. Ora i turisti enogastronomici salgono al 30%. Un dato che mette in evidenza il ruolo della enogastronomia diventata una componente in grado di influenzare le scelte di viaggio. Ha coordinato L'Osservatorio e ha promosso la ricerca Roberta Garibaldi esperta a livello nazionale ed internazionale di turismo enogastronomico “Questo lavoro mette a fuoco un trend in forte ascesa. Risulta sempre più evidente come la gastronomia stia condizionando la scelta dei viaggi. Troviamo un rafforzamento su ogni fronte: ora gli italiani si muovono anche per cercare esperienze legate al cibo e al vino. Un atteggiamento sempre più simile a quello di molti stranieri." Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina ha commentato cosi: “C’è una domanda crescente di servizi per i turisti del cibo che va soddisfatta di più e meglio. È molto positiva la crescita dei viaggiatori che visitano i nostri territori alla scoperta delle ricchezze enogastronomiche. Serve ora aprirsi ancora di più, aggiungendo alla qualità e alla sostenibilità la parola multifunzionalità. La ricezione turistica, anche attraverso l’apertura delle strutture produttive ai visitatori, può diventare uno strumento essenziale per avvicinare produttori e consumatori, oltre che essere una voce di reddito aggiuntiva”. Moltissimi i dati raccolti e analizzati che possiamo riassumere citando i più rappresentativi: il 63% dei turisti italiani valuta importante la presenza di un’offerta enogastronomica o di esperienze tematiche quando sceglie la meta del viaggio. Elementi imprescindibili sono qualità e sostenibilità. Il 73% dei turisti italiani predilige mangiare piatti tipici al ristorante, il 70% visita un mercato con prodotti del territorio e il 59% consuma food truck. Forte è pure l’interesse verso il Beverage, non solo vino, ma anche birra locale. Nonostante l’interesse sia molto alto, il mercato mostra ancora ulteriori margini di crescita. Il profilo del turista enogastronomico italiano Roberta Garibaldi lo descrive così “è un turista acculturato, con maggiore capacità e propensione alla spesa, che cerca nell’enogastronomia un’opportunità di conoscenza e contatto con la cultura di un territorio. Organizza il suo viaggio affidandosi al web, sia per raccogliere informazioni sia per prenotare le singole componenti del viaggio. Vuole sperimentare l’enogastronomia a 360°, affiancando spesso altre proposte attive. Preferisce percorsi misti, non monotematici: il turista del vino cerca anche ottime esperienze gastronomiche”. In Italia non mancano certo le possibilità di scelta, i numeri del Bel Paese sono di tutto rispetto: 821 Indicazioni Geografiche Food & Wine, 586 ristoranti di eccellenza, 11.329 agriristori, 18.632 agriturismo con alloggio, 169 Strade del Vino e dei Sapori, 12.446 agriturismo che offrono proposte turistiche quali maneggio, escursioni guidate a piedi o in mountain bike, fattorie didattiche. A ciò si aggiungono una molteplicità di altre esperienze Food & Beverage, quali i Musei del gusto. Nicoletta Morabito SIENA: UNA NUOVA LUCE PER MAESTA' E BUONGOVERNO Giovedì 21 dicembre alle ore 18 il Comune di Siena inaugurerà la nuova illuminazione del Museo Civico, firmata da grandi professionisti internazionali, con la presenza del critico Philippe Daverio e l'accompagnamento di un concerto del celebre pianista Paolo Restani La Maestà di Simone Martini, recentemente sottoposta ad un importante lavoro di ripulitura, e il ciclo di affreschi del Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti, insieme al Museo Civico di Siena, si apprestano ad essere visti sotto una nuova luce. Si tratta di un progetto illuminotecnico innovativo firmato da professionisti all’avanguardia nel settore che hanno realizzato lavori prestigiosi in tutto il mondo, tra questi: il Lighting Master Plan per i Giochi Olimpici di Pechino, l’illuminazione del circuito di Formula 1 di Shanghai, mostre e capolavori importanti in Italia (Tiziano, Lotto, Bellini, Palladio), il National Grand Theatre di Pechino. Si tratta dello Studio Consuline degli architetti Francesco Iannone e Serena Tellini, con l’ingegner Giovanni Antonio Albertin e Daniele Pessotto della società “Albertin & Company”. Il nuovo progetto di illuminazione del Museo Civico è basato sul “Monza Method” che prende il nome dal primo intervento illuminotecnico al quale è stato applicato, proprio a Monza nella Cappella Zavattari per la illuminazione dei cicli pittorici dedicati alla Regina Teodolinda. "E’ una metodologia – spiega l’architetto Francesco Iannone - che prevede la sovrapposizione di luci a gradazione spettrale diversa e provenienti da direzioni differenti. I diversi gradi cromatici della luce, appena percettibili agli occhi, sono colti quasi in modo subliminale dal nostro cervello stimolando l’interesse e l’attenzione. Questo metodo produce un grande impatto emotivo che lascia forti ricordi nei visitatori come è stato recentemente testato, in sede di ricerca, dalla Università di Singapore, la Nanjang University”. “E’ un grande onore per noi – continua Iannone – lavorare a Siena e al Museo Civico per il quale abbiamo sviluppato un nuovo step del nostro metodo, del tutto inedito, con una modularità della luce che ricalcherà il naturale cambiamento che si avverte durante la giornata al variare della posizione del sole”.
In Italia il Monza Method è stato applicato alla Galleria Carracci, a Palazzo Farnese e a Santa Maria Antiqua, nei Fori Imperiali, alle Scuderie del Quirinale a Roma. NICOLETTA MORABITO BENESSERE INDOOR GARANTITO CON PAVIMENTI FIEMME3000 Presentati a Milano i risultati del “Progetto Alfa-pinene”, la ricerca scientifica commissionata da Fiemme 3000, azienda trentina specializzata in pavimenti e arredi in legno biocompatibili, al CNR-IVALSA, il maggiore istituto di ricerca italiano nel settore foresta/legno. Risultato finale? I prodotti Fiemme 3000 sono esenti da qualsiasi sostanza nociva. Val di Fiemme Foresta dei violini Il problema dell'inquinamento ambientale non riguarda solo l'aria che respiriamo all'esterno, ma anche l'aria dentro casa o in qualsiasi luogo chiuso. Nelle nostre dimore ci fanno compagnia tutti i giorni radiazioni, metalli pesanti, derivati del petrolio, sostanze chimiche varie. Sono liberati nell'aria dai mobili, dai pavimenti, dalle vernici, dai prodotti per la pulizia di casa e personale, dalle tappezzerie. Secondo i dati dell'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità) l'inquinamento dentro casa è 5 volte superiore rispetto a quello esterno. In Italia si registrano ogni anno 150.000 casi di malattie legate all'inquinamento indoor. Per questo motivo Fiemme 3000 azienda trentina attiva dal 1993 e specializzata in pavimenti e arredi in legno biocompatibili si è rivolta al CNR-IVALSA per una ricerca scientifica specifica sui propri prodotti a partire dalle materie prime, fino al prodotto finito a caccia di sostanze inquinanti e nocive. Dopo 18 mesi di analisi è stata dimostrata l'assenza di qualsiasi tipo di inquinante, radiazioni, metalli pesanti, derivati dal petrolio e sostanze chimiche e COV ( Composti Organici Volatili). Al contrario i ricercatori hanno riscontrato la presenza positiva di emissioni di COV tipici di piante e vegetali tra cui i monoterpeni (come l'Alfa-pinene che ha dato nome al progetto) sostanze ritenute benefiche utilizzate in medicinali balsamici. Marco Felicetti, fondatore e amministratore delegato di Fiemme 3000 ha sottolineato che << Un traguardo importante per la nostra azienda poter parlare di benessere scientifico nei nostri prodotti biocompatibili>>. Marco Felin, ricercatore CNR-IVALSA e responsabile della ricerca ha specificato che <<Le misurazioni si sono concentrate su oltre 100 campioni di pavimenti, andando ad analizzare tutti i prodotti attualmente in produzione nel loro completo ciclo di vita, per classificare con strumentazione scientifica le emissioni di eventuali sostanze chimiche responsabili della qualità dell’aria e quindi dell’inquinamento indoor>>. Analizzati naturalmente molti altri pavimenti in legno di diverse aziende concorrenti che si dichiarano biocompatibili, ma sono risultati meno “salubri” perché contenevano una o più sostanze nocive. Davide Gabanelli direttore marketing di Fiemme 3000 ha sottolineato che << I nostri pavimenti di legno hanno un ciclo di produzione che dura 24 ore, mentre la concorrenza impiega 15-20 minuti, perché utilizza sostanze chimiche che velocizzano le operazioni produttive. Il nostro obbiettivo non è solo la vendita, ma poter garantire ai clienti che i nostri pavimenti sono sani, di alta qualità e mantengono quello che promettono>>. La scelta di Fiemme 3000 è partita dalla mancanza in Italia di una una normativa organica di riferimento sulla qualità dell’aria indoor. l’architetto Leopoldo Busa, esperto in Indoor Air Quality, tra i relatori della conferenza milanese: «Il “Progetto Alfa-pinene” si configura come un caso concreto, capace di orientarci verso quella che riteniamo ormai la nuova frontiera della certificazione ambientale (e/o di prodotto) legata alla qualità dell’aria indoor». Un ultimo appunto, anche la location che ha ospitato la conferenza stampa di Fiemme 3000 il Wood*Ing Bar è ecocompatibile, non solo negli arredi, ma nella sua offerta enogastronomica, che comprende molti cibi “selvatici” ovvero che sono raccolti o recuperati in boschi, montagne, mari incontaminati.
NICOLETTA MORABITO A BUON FINE MENO SPRECHI E PIU' SOLIDARIETA' Un progetto Coop che ha coinvolto tutta la rete di negozi in Lombardia. Distribuzione del cibo fresco invenduto ad associazioni che si occupano di soccorrere persone in difficoltà economiche. Un libro racconta questa storia. Il progetto, della Coop Lombardia A BUON FINE permette di recupera il cibo invenduto sugli scaffali dei supermercati e di farlo arrivare in tempi brevissimi sulle tavole dei più bisognosi in varie modalità. Il meccanismo è semplice: il cibo viene consegnato a Onlus, associazioni caritative, parrocchie e cooperative sociali che a loro volta lo distribuiscono subito ai loro assistiti attraverso mense, comunità alloggio, o direttamente ai disagiati come pacchi spesa. Principalmente sono cibi freschi ad alta deperibilità vicini alla data di scadenza, ma perfettamente edibili. La Coop ha fatto partire questo progetto nel 2007 con 35 tonnellate di alimenti, adesso i numeri si sono gonfiati notevolmente e nel 2016 si parla di 900 tonnellate di cibo recuperate in 52 negozi e donate a ben 80 associazioni. Una esperienza sicuramente positiva e virtuosa che non ha solo un aspetto di beneficenza intelligente, come viene accuratamente spiegato nella pubblicazione A Buon Fine (ed. Terre di Mezzo), scritto dalla giornalista e scrittrice Zita Dazzi e illustrato dalla fotografa giornalista Carla Mondino e distribuito e venduto in tutti i negozi Coop lombardi. Nella presentazione Alfredo De Bellis, vicepresidente di Coop Lombardia infatti spiega le motivazioni del progetto << Generare una azione di sviluppo locale auto-sostenibile dal punto di vista ambientale, economico, sociale. Costruire e rafforzare relazioni con le comunità locali attivando una rete solidale e dinamica tra mondo profit e no profit attraverso il dono>>. Interessanti anche le ricadute nella società: si promuove la cultura della responsabilità tra i dipendenti e i soci volontari coop, i consumatori, le Onlus, gli amministratori locali, i cittadini. Il tutto lo si può definire economia circolare e io aggiungerei efficiente e benefica. Il libro si apre con tre interviste , una al vicepresidente Coop Alfredo De Bellis, una a Valter Molinaro, responsabile Innovazione e Servizi Coop Lombardia e la terza con Luciano Gualzetti direttore di Caritas Ambrosiana. A seguire sono presentate con la loro storia e le loro caratteristiche le 12 realtà sociali lombarde a cui il cibo viene donato.
Nicoletta Morabito A BUON FINE di Zita Dazzi (Terre di mezzo Editore ) foto di Carla Mondino € 10 I CENTO DI MILANO 2018 ORA IN LIBRERIA LA GUIDA PER I MIGLIORI 50 RISTORANTI TOP E 50 POP Selezionati da severi critici i cinquanta ristoranti per le grandi occasioni e le cinquanta trattorie dove non si spende più di 35 euro, ma si mangia benissimo. I Cento di Milano (editore EDT) è alla sua quinta edizione, una guida snella ed essenziale che suggerisce con testi divertenti e a volte irriverenti dove andare a mangiare a Milano, una città che in questi ultimi anni sta cambiando faccia velocemente diventando giorno per giorno più moderna, più bella, più internazionale. E anche la sua ristorazione si sta evolvendo lo confermano Carlo Lodovico Cappelletti, Gaia Corazzari e Alessandro Pellegri, i curatori de I Cento di Milano << Negli ultimi 3 anni – dopo Expo – il volto culinario di Milano è completamente cambiato: c’è stata un’esplosione di nuove aperture, con ristoranti di ogni tipo e di ogni livello .Stellato, etnico, trattoria o osteria . Ormai c’è l’imbarazzo della scelta, perché non c’è città in Italia che possa darvi maggiori soddisfazioni di questa>>. La guida , nata da una idea di tre critici torinesi Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luca Iaccarino, si divide in due parti, la prima dedicata ai ristoranti “importanti” con un livello gastronomico alto e internazionale, dove si va per le occasioni speciali e la seconda parte che elenca ottime trattorie dai prezzi contenuti, dove si esce comunque molto soddisfatti. I RISTORANTI TOP Se siete esigenti, curiosi, appassionati di cucina eccellente in questo elenco troverete pane raffinatissimo per i vostri denti. I ristoranti sono ordinati in una classifica, che nelle prime posizioni non ha subito variazioni rispetto allo scorso anno. In testa rimangono Antonio Guida di Seta, ristorante stellato del Mandarin Oriental, al secondo Luigi Taglienti con Lume, e al terzo Enrico Bartolini al Mudec. Apparentemente sembra tutto come l'anno precedente, ma non è così secondo i curatori questi chef di alta gamma hanno migliorato ulteriormente le loro performance alla continua ricerca della perfezione e di nuove proposte. Ristorante SETA del Mandarin Oriental I RISTORANTI POP L'elenco delle trattorie, definite Pop, non è una vera classifica, ma sono segnalate semplicemente in ordine alfabetico. Locali dove non si paga più di 35 euro in media per due piatti più antipasto e dolce e dove l'eleganza dell'arredo e la raffinatezza del servizio non sono una priorità . L'importante è quello che viene portato in tavola, spesso e volentieri cucinato perfettamente senza tanti fronzoli, ma mirando alla sostanza. Questo non significa che siano locali alla buona, anzi spesso l'ambiente è molto curato, oppure originale e accogliente e il servizio preciso e amichevole. Insomma posti dove si sta a proprio agio e ci si prendono grandi soddisfazioni goderecce. I PREMI SPECIALI Oltre ai due elenchi nella guida de I CENTO sono segnalati cinque locali che si sono aggiudicati dei premi speciali e precisamente : il premio Lucano Osti che sorridono va alla Trattoria San Filippo Neri, il premio Lavazza Una grande Promessa a Matias Perdomo, Cantina Curiosa ad Aromando Bistrot, Sant’Anna Miglior Trattoria alla Trattoria da Abele e il Premio Panna Elena Dolce Vita a Giancarlo Morelli all’Hotel Viu. Trattoria Da Abele APPENDICE
Molto utile anche l’appendice de I Cento, raggruppa gli indirizzi secondo esigenze precise degli avventori, per esempio, dove andare con i bambini, dove per una serata romantica, dove per la pausa pranzo. Tante idee per non sbagliare ristorante. In conclusione una pubblicazione preziosa, non solo per le segnalazioni attentamente valutate, ma perché racconta le storie e i luoghi dove le persone che ci lavorano lo fanno con passione, serietà e impegno, con lo scopo di offrire momenti di felicità impagabili. Quando si mangia bene, che sia una bel risotto alla milanese o un raffinato piatto da stella Michelin, il sorriso appare sui nostri volti e questo non ha prezzo. Gli autori della edizione milanese sono Carlo Ludovico Cappelletti, Gaia Corazzari, Alessandro Pellegrini, coadiuvati da una squadra di collaboratori : Sara Porro, Fabrizio Roych, Valeria Sacchi e Paolo Vizzari. I Cento è anche in altre due versioni per Torino 2018 uscito il 2 novembre e per Roma 2018 disponibile dal 22 novembre prossimo. Buona lettura e buon appetito. www.edt.it Nicoletta Morabito MANTRA COLD PRESSED JUICE ESTRATTI DI FRUTTA E VERDURA PER IL NOSTRO BENESSEREMantra Raw Vegan, Il primo ristorante vegano e crudista di Milano propone i nuovissimi succhi a estrazione a freddo. Frutta e verdura fresca in 19 varianti di gusto. Due formati da 500 ml e da 280 ml. Si conservano in frigorifero per 30 giorni.
Aumentare il consumo di frutta e verdura è ormai il principale suggerimento dei nutrizionisti di tutto il mondo, l'OMS raccomanda di consumare ogni giorno almeno 5 porzioni di frutta e verdura e recentemente gli scienziati della prestigiosa università britannica Imperial College London dopo una lunga ricerca scientifica, consigliano di raddoppiare le porzioni ovvero 10 al giorno. La frutta e la verdura hanno dimostrato di ridurre il colesterolo e la pressione sanguigna, di migliorare la salute dei vasi sanguigni e del sistema immunitario. E allora per incrementare il consumo di questi prodotti ben vengano i succhi vegetali Mantra Cold Press Juice lanciati recentemente dal ristorante Mantra Raw Vegan. <<Il succo spremuto a freddo - spiega Marina Dell'Utri fondatrice e titolare dal 2015 del primo e unico ristorante vegano e crudista in Italia- si ottiene utilizzando macchinari particolari che si basano sul principio della pressa idraulica e che esercitano una duplice azione, prima frantumano l’alimento e poi lo spremono>>. Questo procedimento garantisce la miglior qualità di succo che si possa ottenere dalla frutta e dalla verdura, perché le macchine non generano nessun tipo di calore, mantenendo tutte le vitamine, minerali ed enzimi intatti. . In un succo spremuto a freddo si ha il 42% in più di vitamina C rispetto a una centrifuga, e il 60% in più di vitamina A. La fase di imbottigliamento è effettuata in ambiente protetto, sempre a freddo. Si utilizza l'azoto per eliminare l'ossigeno e rallentare così i processi ossidativi che rovinerebbero i succhi. Le bottiglie sono in plastica per permettere l'ultimo trattamento che garantisce ai succhi una vita di 30 giorni in frigorifero. << Utilizziamo alta pressione 6.000 Bar – sottolinea Marina Dell'Utri - ( tre volte la pressione rilevata nella Fossa delle Marianne, Oceano Atlantico, ndr). Le bottiglie sono immerse in una vasca di acqua fredda, la pressione così elevata riesce a eliminare dal succo la carica batterica e lascia perfettamente intatti i nostri prodotti, senza alterare i contenuti di vitamine, enzimi e nutrienti>>. Ogni bottiglietta da 500 ml contiene la spremitura di circa 1.5 kg di frutta/verdura e basta, niente acqua e zuccheri aggiunti, niente dolcificanti e conservanti. Grazie a questo tipo di succhi il nostro corpo è in grado di assorbire tutti gli elementi nutritivi necessari in tempi molto più rapidi rispetto ad una normale digestione di frutta e verdura interi. Per questo motivo i succhi sono ideali per gli atleti, in quanto i nutrienti entrano subito in circolo nel sangue. Più è alto il consumo di succhi in un individuo e minore il rischio che subisca infiammazioni, dolori, crampi muscolari e allergie. Inoltre questi succhi sono eccellenti per calmare il sistema nervoso, equilibrare gli ormoni, rafforzare il sistema immunitario, accelerare il metabolismo e aiutano a disintossicarsi e a dimagrire. Almeno questo è quello che promettono. I succhi sono prodotti in ben 19 varianti di gusto con mix tra vari frutti o frutta e verdura insieme, si possono acquistare singolarmente o nella versione Mantra Box contenente 6 bottiglie da 500 ml per un breve percorso detox e ognuno può scegliere come comporre il proprio Mantra Box a seconda dei suoi gusti e dell'obbiettivo da raggiungere. Mantra propone anche alcuni abbinamenti in tre distinti box: Warrior Box1 per i principianti con succhi dal gusto leggero, Warrior Box2 per chi ha già fatto il percorso detox e lo vuole ripetere regolarmente, Warrior Box3 per i veterani dei Cold Pressed Juices. Infine per chi non vuole rinunciare a un pasto leggero, ma vuole ugualmente purificarsi, si consiglia Half Warrior Box in due versioni WarriorZen con gli stimoli piccanti dello zenzero o WarriorAum dai gusti più tradizionali e rassicuranti. I Mantra Cold Pressed Juices ora sono prodotti in un laboratorio apposito e distribuiti per il settore Horeca da Mantra Juice srl. Buon succo a tutti. Nicoletta Morabito |
NICOLETTA MORABITO
Il cibo è la mia passione segreta ARCHIVIO
Giugno 2018
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